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Gesù ritorna! Sei tu pronto?

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Capitolo 6

 

PUNTI FERMI

 

Essi ci vengono dalla Bibbia stessa :

 

1.     Tutta la Bibbia è ispirata da Dio.

La dottrina fornitaci in 2 Tm 3:16, 2 Pi 1:20-21 ed altri passi, ci mostra come tutto l'AT e tutto il NT, parola per parola, sono ispirati da Dio, e pertanto ogni parola è perfetta e vincolante rivelazione di Dio. In nessuna maniera e in nessuna parte c'è parola d'uomo, anche se Dio s'è servito di uomini per la sua compilazione. Noi dobbiamo accettare la Scrittura senza riserve, come Parola del Dio vivente, con una fiducia da bambini, e obbedirle con tutto il cuore (cfr. 1 Tm 4:13).

 

2.     Dio vigila sulla sua Parola.

Gesù dice, in Mc 13:31 : “Il cielo e la terra passeranno ma le mie parole non passeranno”. Se ha dato la sua Parola per edificare e guidare i credenti, Dio, l'onnipotente, la conserverà sino alla fine dei tempi (cfr. Is 55:11).

In Geremia 1:12 Egli dice: “Io vigilo sulla mia parola per mandarla ed effetti”. Nel Salmo 12:6 è detto: “Le parole dell'Eterno sono parole pure, come argento raffinato in una fornace, purificato sette volte”.

 

Come Dio custodisce la sua Parola? Ce lo indica Paolo nell'esortazione a Timoteo: “Custodisci il buon deposito che ti è stato affidato (cioè le sane parole del v. 13) mediante lo Spirito Santo che abita in noi” (2 Tm 1:14). Ne possiamo dedurre che Dio ha voluto custodire la sua Parola mediante i credenti nati di nuovo i quali, dopo la morte degli Apostoli, guidati dallo Spirito Santo, l'avrebbero trasmessa fedelmente agli altri.

 

3.     Satana, il nemico di Dio, cerca di falsificarla e sottrarla ai credenti.

Proprio perché è Parola di Dio, dobbiamo ritenere che l'avversario la odia e cerca di attaccarla. Troviamo già nella Scrittura come egli seduce Eva con una distorta citazione della Parola di Dio (Ge 3:1). Egli tenta il Signore Gesù citando a sproposito la Scrittura. Gesù stesso ci insegna che Satana cerca di portare via la Parola seminata (Mc 4:15). Paolo afferma: “Noi non falsifichiamo la parola di Dio come molti altri” (2 Co 2:17). In 2 Corinzi 4:2 parla di nuovo di quelli che falsificano la Parola. Perciò Giuda ci esorta a “combattere strenuamente per la fede che è stata trasmessa una volta per sempre ai santi” (Gd 3).

 

Sulla base di questi princìpi, non dovrebbe essere difficile trarre le conseguenze respingendo le teorie che la critica del testo avanza per partito preso. La Chiesa dei credenti non deve lasciarsi ingannare dalla filosofia e dalla scienza umana (Cl 2:8; 1 Tm 6:20-21). Vogliamo qui ribadire ancora una volta che la trasmissione fedele del NT è quella del testo della maggioranza (MT). E' il testo che glorifica il Signore Gesù Cristo; esso presenta la sana dottrina e edifica i credenti senza alcun offuscamento o mescolanza di dottrine contrastanti. Per molti secoli esso è stato custodito e letto come Parola di Dio, usato in Occidente già dai Valdesi, dai Goti (Bibbia Wulfila) e dai missionari anglosassoni.

Gli stessi critici riconoscono che il testo della Riforma è chiaro, comprensibile, concordante con tutte le dottrine della Scrittura. Proprio per questo essi, negando la divina ispirazione, lo vedono come un testo rielaborato, armonizzato artificialmente. Kurt e Barbara Aland, che apertamente respingono l'ispirazione verbale, affermano a ragione: “L'opinione di un'ispirazione verbale, cioè priva di errori, propugnata da ambedue le confessioni cristiane, esige che si preferisca il Textus Receptus…”.[16]

Il TR non è garantito da studi scientifici, ma si deve accettare in semplicità di fede come fedele trasmissione della Parola di Dio, anche in quei punti che la ragione umana vorrebbe respingere. I punti fermi della fede non sono affatto conciliabili con quelli della scienza empirica, esattamente come sono inconciliabili con la teoria dell'evoluzione. La scienza non può mai accettare la dottrina della creazione, poiché‚ questa si rifà alla “grandezza estranea” dell'agire del Dio vivente.  Allo stesso modo la scienza deve rifiutare il TR della Riforma, dal momento che l'accettazione di esso significherebbe riconoscere la fedeltà di Dio, che custodisce la sua Parola attraverso i secoli. I credenti invece possono fidarsi di Dio, che li assicura : “Noi non abbiamo ricevuto lo Spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali (cioè giudicando spiritualmente ciò che è spirituale). Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché‚ sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché‚ si giudicano spiritualmente” (1 Co 2:12-14).

 

Cosa possiamo fare?

 

Guardate che nessuno vi seduca!” (Mt 24:4). E' amaro dover constatare come la Chiesa, che aveva messo in luce e si gloriava della “sola Scriptura”, non si sia accorta del lavoro del nemico, il quale è riuscito a fornirle di soppiatto una Scrittura menomata e alterata. La Parola di Dio è stata sottoposta al giudizio e alle manipolazioni di increduli critici del testo o di teologi liberali. Molti di noi (compreso l'autore di questo scritto) dovremmo umiliarci e riconoscere che per troppo tempo abbiamo accettato le opinioni della critica razionalista senza esaminarle alla luce dello Spirito, ed abbiamo trascurato di custodire il testo del NT a noi trasmesso (v. Ap 3:8). Così la critica testuale ha potuto infiltrarsi e far danni senza incontrare resistenza.

 

Questo scritto s'è proposto lo scopo di stimolare a chiedersi se non sia il caso di ritornare al testo della Riforma, aggiornandolo per quanto riguarda la forma letteraria, ma lasciando intatti tutti i singoli termini e il loro esatto significato. Sono chiamati in causa specialmente quei fratelli cui è affidata la responsabilità dell'insegnamento della Parola. Si eviti tuttavia ogni controversia, polemica, spirito di parte. Non vogliamo affatto giudicare quei fratelli che, in buona fede, hanno dato la preferenza alle Bibbie moderne credendo di avere un testo più fedele e tradotto in una forma più elegante. L'essere stati trascinati in errore da cattive informazioni ci deve portare a pregare con umiltà, affinché Dio ci aiuti ad essere più avveduti nelle nostre scelte.

 

In ogni caso le divergenze di vedute riguardo al TR non devono costituire motivo di divisioni fra chiese o singoli credenti né recare turbamento a chi è giovane o debole nella fede. In un tempo di seduzioni ecumeniche, di liberalismo teologico, di apostasia dalla “fede trasmessa una volta per sempre ai santi”, appoggiamoci ed edifichiamoci sulla Parola, che Dio ha custodito per noi e ci ha trasmesso (v. Gd 3:20). Possiamo difendere questa Parola dagli attacchi e dai dubbi se siamo convinti che

 

per sempre la tua parola, o Eterno, è stabile nei cieli.

La tua fedeltà dura d'età in età

(Sl 119:89-90).

 

 


[16] Aland/Aland, Der Text..., p.16.