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Sig. Ferris, come le ho già detto, non si tratta di rispondere subito ma di passare tempo nella preghiera e ricevere la risposta da Dio. E’ troppo facile voler rispondere subito secondo quello che si conosce dalla tradizione e continuare così a passare accanto a quello che è il pensiero di Dio.

 

Non pretendo che ogni parola che scrivo sia ispirata perché devo ancora imparare ad essere all’ascolto di Dio ma faccio il possibile e non ho nessun problema se devo riconoscere in futuro aver scritto qualcosa di sbagliato perché, come indicato su ogni pagina, non diffondo nessuna dottrina ma invito soltanto alla riflessione: la Chiesa di Gesù non è costituita da una sola persona ma ognuno deve cercare e avanzare con l’aiuto delle altre membra e Dio non rivelerà tutta la verità ad una sola persona. Altrimenti l’uomo potrebbe insuperbirsi e di re di conoscere la verità che invece è solo in Gesù.

Ora ognuno di noi deve essere pronto ad accettare che Gesù parli all’altro e che l’uno o l’altro possa sbagliare non avendo capito bene tutto o avendo voluto dare una spiegazione personale a quello che non aveva capito completamente.

 

Le risposte non cadono dal cielo e ognuno deve prendere il tempo di cercare al posto giusto. Vedo che lei conosce bene le dottrine di altri uomini (Calvino, Agostino, ecc.) ma io, pur leggendo gli scritti di altri se sono guidato a farlo, non mi baso sulle dottrine degli uomini ma cerco dapprima il pensiero di Dio e tante volte sono sorpreso poiché questo pensiero non corrisponde ne a una dottrina ne ad un’altra.

Sull’argomento della predestinazione vedo che sono d’accordo con certi pensieri di coloro che credono nella predestinazione e, nello stesso tempo con certi pensieri di quanti la rifiutano. Ciò è plausibile perché entrambi si basano sulla stessa Bibbia e su quella che chiamano la stessa parola di Dio.

Non mi venga dunque a dire che sono nella confusione basandosi sul pensiero degli uomini che condivide ma cerchi di analizzare il pensiero di Dio in modo diverso da quelle che sono le tradizioni e le dottrine degli uomini.

Gesù non giudica gli uomini se sono nella confusione o nella chiarezza ma guarda al cuore e ai loro desideri di cercare la verità: Egli vede già una tale confusione tra le dottrine degli uomini!

 

La ricerca della verità deve essere fatta soprattutto nella Bibbia e nella preghiera e questa ricerca prende tempo: Gesù non risponde sempre immediatamente alle domande che Gli sono rivolte. Mi scusi dunque se ho pubblicato il suo commento prima di avere la risposta o prima di aver avuto il tempo di approfondire e di scrivere.

 

Ho già scritto più sopra perché Gesù è morto sulla croce (L’Onnipotenza di Dio è anche quella di rifiutare la salvezza) e ho pure scritto che l’argomento è vasto e che ci sono diversi articoli in preparazione al riguardo.

Stavo preparando questi articoli chiedendomi perché Gesù mi spingeva a trattare il tema della predestinazione quando non lo conoscevo appieno e quale relazione esso aveva con gli argomenti che avevo già trattato sul sito. Non ne vedevo nessuna fino a quando non ho capito che la soluzione si trovava proprio nel motivo della venuta di Gesù sulla terra: il perdono dei peccati, la salvezza ma anche la guarigione, qualcosa di attuale e di comune.

Isaia 53:4-5 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Come tanti ritengono che il perdono dei peccati e la salvezza sono qualcosa di attuale, di già compiuto, valido per oggi, per la vita terrena, allora allo stesso modo bisogna associare e considerare la guarigione come qualcosa di attuale e di già compiuto.

Se invece la guarigione è qualcosa di progressivo, allora bisogna pure considerare il perdono dei peccati come qualcosa di progressivo ma bisogna trattare le due cose allo stesso modo perché Gesù è morto per le nostre malattie e per i nostri peccati, allo stesso modo e nello stesso tempo.

 

Salvezza e guarigione devono sempre essere associati insieme d'altronde lei, che mi cita il greco, confermerà al lettore che il termine greco “sozo” significa ed è tradotto per salvezza e guarigione, per esempio:

Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati (sozo, guariti)».

Come il nome di Gesù deve essere utilizzato per il perdono dei peccati bisogna pure utilizzarlo per scacciare i demoni e per la guarigione: non è per caso se Gesù ha praticato le guarigioni associandole spesso al perdono dei peccati

Marco 2:9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"?

 

Se la salvezza è associata alla guarigione allora la si può considerare pure come progressiva: non tutti sono guariti istantaneamente ma la guarigione è un processo di fede:

- tutti sono destinati ad essere guariti tramite il sacrificio di Gesù e, nello stesso modo, tutti sono destinati ad essere perdonati e salvati tramite il sacrificio di Gesù

- bisogna credere con fede per vedersi manifestare la guarigione e, nello stesso modo, bisogna credere con fede per vedersi manifestato il perdono dei peccati

 

Mi dirà allora che la salvezza si ottiene una volta per tutte ma le citerò semplicemente il passo che, più sopra, mi dice citare fuori contesto: le faccio notare che è rivolto a delle persone già salvate, dei santi, ai quali Paolo invita al compimento della loro salvezza:

Fililppesi 2:12-13 Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.

 

Non è la morte di Gesù che salva ma la Sua vita in noi: la morte di Gesù non fa altro che riconciliare l’uomo.

Romani 5:9-10 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

Colui che crede deve dunque adoperarsi per compiere la sua salvezza, giorno dopo giorno: non c’è dunque nessun fatalismo e su questo ha ragione.

 

Non ho l’intenzione di darle tutta la risposta completa in questo commento e neppure la risposta a tutte le domande che ha posto perché voglio rispondere a ognuno dei punti con degli articoli separati in modoche sia più chiaro.

E’ dunque inutile che contesti quello che ho scritto più sopra senza aver preso il tempo di leggere l’argomento completo che scriverò e senza avermi lasciato il tempo di svilupparlo correttamente.

Non mi chieda neppure di scrivere dapprima su un argomento o un altro perché scriverò dapprima quello che Gesù mi dirà di scrivere.

 

 

Le risponderò pure riguardo a chi sono gli assassini: se si pensa cos’è l’adulterio secondo Gesù, è facile pensare che, come ci sono tanti adulteri pure tra coloro che si dicono credenti, ci sono pure tanti assassini! Non difendo né Calvino né Serveto, penso che ognuno abbia detto delle verità e delle menzogna ma approfondirò l’argomento su un’altra pagina.

 

Riguardo alle traduzioni della Bibbia e al passo di Apocalisse 13:8, le faccio notare che non ho citato questo passo in particolare e che comunque, se in Apocalisse 13:8 è tradotto diversamente, a seconda delle versioni, c’è pure il passo di Apocalisse 17:8 da tener conto:

Nuova Diodati: Apocalisse 13:8 E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo.

Nuova Riveduta: Apocalisse 13:8 L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato.

Apocalisse 17:8 La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall'abisso e andare in perdizione. Gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo.

 

Anche questo punto sarà trattato più approfonditamente in un altro articolo.

 

Da garisma

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