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Se la Bibbia non parla di Dio allora bisogna guardare la natura, l’universo, la vita dell’uomo, degli animali e delle piante, che dimostrano la presenza di qualcosa aldisopra del nostro intelletto. Che si chiami Dio o Elohim non fa molta differenza: tutto parla dell’esistenza di “un’entità superiore” che ha creato tutto.

 

Se la Bibbia non parla di Dio, allora parla di uomini che hanno fatto del male sulla terre e di altri uomini che hanno fatto del bene: a volte da soli e a volte con l’aiuto di questa “entità superiore” che viene comunemente chiamata Dio.

 

Certi credono che Dio esiste, altri non ci credono.

Certi accusano Dio dei problemi nel mondo, altri accusano il diavolo.

Certi dicono che Dio non può esistere perché non fa niente nei confronti del male che ci circonda ma allora, se Dio non esiste, nessuno può accusarlo dei problemi del mondo o di non fare nulla per risolverli!

 

In ogni caso ognuno è responsabile di fare la sua parte affinché il bene sia presente sulla terra, come tanti lo hanno già fatto nel passato, perché è all’uomo di agire in modo tale da cambiare il suo mondo.

E’ sempre possibile fare il male su questa terra ma la Bibbia, se non parla di Dio, parla comunque di un giudizio che sarà effettuato nei confronti di ciò che gli uomini avranno fatto su terra. Possiamo crederci come non crederci ma vale meglio pensarci adesso che quando ci troveremo davanti al tribunale e quando sarà troppo tardi.

Ecclesiaste 12:1 Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio!

 

Oppure non c’è Dio, non c’è legge, non c’é nessun giudizio dopo la morte e ognuno agisce egoistamente e fa il male che vuole perché sà che dopo la morte non ci sarà nessun giudizio e nessuna condanna per le opere commesse sulla terra? Ma in questo caso perche preoccuparsi se la Bibbia parla di Dio? Perché preoccuparsi se Dio esiste? Se Dio non esiste non ci si preoccupa di religione, ne di Bibbia, ne di Dio.

 

Colui che si pone queste riflessioni e cerca di sapere se Dio esiste probabilmente ha dei dubbi e si sta preoccupando per il suo futuro: inconsciamente si sta preoccupando del suo destino dopo la morte. Nessuno dichiara che qualcosa non esiste se non ha dei dubbi: nessuno dice che un paese lontano, per esempio l’Australia, non esiste quando non se ne interessa o quando non ci é mai andato e non dovrà andarci mai. Perché preoccuparsene, perché studiarlo, peché leggere quello che gli altri hanno scritto se non devo andarci e se non esiste?

 

Ora dei libri parlano dell’Australia come la Bibbia parla di Dio ma non solo: dei viaggiatori ci parlano di ciò che hanno visto e vissuto in tal paese come dei credenti ci parlano di ciò che hanno visto e vissuto con Dio. Egli non é cantonato in una Bibbia ma si trova nei cuori: come tanti altri, anch’io posso testimoniare che Dio esiste perché l’ho visto agire nella mia vita. A partire dal momento in cui ho capito questo, a partire da quando lo vedo agire nella mia vita e in quella di altri, allora da quel momento ciò che dice la Bibbia o ciò che dicono gli altri diventa secondario.

Non posso convincere nessuno se la Bibbia parla di Dio o se Dio esiste: posso solo incoraggiare ognuno a prepararsi ad incontrare il suo Dio!

Quanti sono pronti a incontrare il denaro nell’aldilà? O la macchina, il sesso e i piaceri? Io sono pronto a incontrare Gesù, il mio Dio!

 

E’ vero che per certe persone Dio non esiste oggi perché esse non Lo cercano e non Lo lasciano agire nella loro vita ma ciò non significa che per gli altri non esista: ognuno ha il suo dio. Alcuni soltanto per il periodo che vivono sulla terra, altri anche per l’éternità. La Bibbia non é eterna ma la Parola di Dio, Gesù, dimora in eterno.

 

Se lei mi scrive significa che si preoccupa di qualcosa, significa che ha dei dubbi riguardo al suo futuro e al viaggio che dovrà fare all’incontro di Dio. Oppure significa che si é fatto un’altra interpretazione sull’esistenza di “un’entità superiore” ma quello che conta è ciò che si vive adesso con Lui e la pace che si ha per il futuro quando si é con Lui, quella pace che ha condotto tanti uomini ad accettarlo nella loro vita. Essi avevano la certezza che Dio esiste, non nelle pagine di un libro ma nei cieli e nei loro cuori.

 

Da garisma

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