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Satana è il nemico dell’uomo che disubbidisse a Dio

Satana non è l'avversario di Dio ma è invece il nemico dell’uomo e in particolare di coloro che vivono nel peccato: egli tenta e cerca di trascinare nel peccato tutti coloro che non vivono secondo la volontà di Dio: satana è l’avversario dell’uomo, non di Dio.

1 Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.

Per operare nei confronti di qualcuno che non vive nel peccato deve sempre chiedere il permesso a Dio, come fece con Giobbe, altrimenti può solo ruggire.

 

E’ all’uomo di vegliare in modo da rimanere nell’ubbidienza a Dio. La tentazione di Adamo ed Eva non è venuta per causa di un essere che avrebbe voluto farsi da nemico a Dio (e che ci sarebbe riuscito) in modo da danneggiare la creazione del Dio Onnipotente ma il peccato è entrato nel mondo in seguito a due atti di disubbidienza: non mantenere la creazione sottomessa (dominando sul serpente) e mangiare del frutto proibito.

Genesi 1:28 E Dio li benedisse; e Dio disse loro: 'Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra'.

Genesi 2:16-17 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: 'Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; 17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai'.

Adamo doveva fare la scelta tra obbedire a Dio o seguire il consiglio di un essere che gli doveva essere sottomesso: egli ha fatto la scelta di disubbidire a Dio e la morte, conseguenza del peccato, è venuta in seguito alla scelta dell’uomo e non come imposizione di satana.

Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

 

Questa disobbedienza ebbe come conseguenza le sanzioni che Dio aveva già previste per gli uomini ribelli. Tutto era già stato programmato da Dio: Egli non ha punito l'uomo, ma è l'uomo che, disobbedendo all'ordine di non mangiare il frutto, ha introdotto nella sua vita e quella dei suoi discendenti le sanzioni che erano state stabilite sin dal principio. La prima conseguenza è stata istantanea: l’uomo ha cominciato a vedere ciò che prima non vedeva, la sua nudità e le realtà terrene proprio come oggi tanti che vivono nel peccato vedono soltanto le realtà terrene e non vedono più quelle spirituali:

Genesi 3:7-11 Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. 8 Poi udirono la voce dell’Eterno Dio, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno Dio fra gli alberi del giardino. 9 l’Eterno Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?» 10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». 11 Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare

Non è il serpente che ha mostrato la nudità dell’uomo ma questa è una conseguenza della disubbidienza dell’uomo agli ordini di Dio!


E’ dunque l'uomo che, tramite il suoi cattivi ragionamenti, tramite il suo peccato, si sottopone volontariamente al diavolo e ne diviene schiavo. Una volta che l'uomo ha preso la decisione di peccare, allora la sentenza che era già fissata e stabilita da Dio viene a compiersi.

 

Tutti i problemi del mondo sono causati dalla disobbedienza dell'uomo, dalla ribellione di colui che, a partire da Adamo, ha scelto liberamente di fare il bene e il male.

Satana invece non ha nessuna autorità e può agire soltanto influenzando l’uomo a fare il male. Egli agisce tramite il pensiero ed è per questo che il credente deve cambiare il suo ragionamento: non è Dio che ci cambia alla conversione ma è all’uomo di fare il necessario, di cambiare il suo ragionamento se vuole conoscere quale sia la volontà di Dio e resistere così agli attacchi del diavolo.

Romani 12:2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.

 

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