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La salvezza: volontà dell’uomo o scelta di Dio?

Per molti la salvezza è una scelta dell’uomo il quale può accettare la grazia di Dio oppure rifiutarla. Ragionando così l’uomo sarebbe in competizione con Dio avendo la scelta per la sua vita spirituale dopo la morte e Dio non sarebbe più Onnipotente.

La realtà è alquanto diversa perché l’uomo ha soltanto la scelta per quanto riguarda la sua vita terrena: ha la scelta tra il bene o il male.

Per quanto riguarda la vita dopo la morte, la scelta dipende da Dio il quale è sempre Onnipotente e può decidere chi debba essere salvato e chi debba essere perduto.

 

Questo argomento è molto sensibile tra i credenti ed ha causato molte divisioni nelle assemblee perché molti non hanno capito il concetto essenziale che scaturisce dall’analisi delle Scritture. Mettendo insieme i versetti vediamo come la salvezza è messa in moto da Dio, il quale, tramite la Sua bontà, spinge al ravvedimento: è soltanto Lui che può mettere in moto le azioni degli uomini.

Romani 2:4 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

Filippesi 2:13 infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.

 

Gesù ha insegnato che è venuto per raccogliere coloro che erano perduti: non siamo noi a fare la scelta di seguirlo ma è Lui che è il Pastore e che decide per noi:

Giovanni 10:16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Giovanni 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.

 

Nessun uomo ha la possibilità di venire a Dio in modo da avere la vita eterna se non è attirato da Dio stesso:

Giovanni 6:44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Giovanni 6:65 E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre».

 

Paolo precisa che, anche per lui, è stato Dio ha chiamarlo perché lo aveva già scelto:

Galati 1:15-16 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri …

 

Coloro che sono chiamati hanno un compito preciso: rappresentare Gesù sulla terra essendo il nuovo corpo di Cristo sulla terra ed essendo riempiti del Suo Spirito.

Romani 8:29-30 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.

1 Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa

 

Colui che sceglie è Dio, non l’uomo : Paolo chiama predestinazione la scelta di coloro che saranno stabiliti conformi all’immagine di Gesù Cristo, coloro che sono scelti e chiamati da Dio.

Efesini 1:4-6 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio.

2 Timoteo 1:9 Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità

 

Non tutti sono scelti da Dio e possono dunque credere soltanto quelli che sono scelti prima della fondazione del mondo

Atti 13:48 Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.

 

Paolo dunque predicava per portare al ravvedimento coloro che erano già stati scelti da Dio

Tito 1:1 Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per promuovere la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è conforme alla pietà

2 Timoteo 2:10 Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch'essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.

1 Pietro 5:13 La chiesa che è in Babilonia, eletta come voi, vi saluta. Anche Marco, mio figlio, vi saluta.

 

Ci sarebbe dunque ingiustizia da parte di Dio se soltanto alcuni sono scelti e gli altri no? La risposta la troviamo direttamente nella Scrittura: chi sei tu, o uomo, che contesti la volontà di Dio!

Romani 9:19-24 Tu allora mi dirai: «Perché rimprovera egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?» 20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?» 21 Il vasaio non è forse padrone dell'argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile? 22 Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione, 23 e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria,cioè verso di noi, che egli ha chiamato non soltanto fra i Giudei ma anche fra gli stranieri?

Romani 9:10-18 Ma c'è di più! Anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand'ebbe concepito figli da un solo uomo, da Isacco nostro padre; 11 poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione, 12 che dipende non da opere, ma da colui che chiama), le fu detto: «Il maggiore servirà il minore»; 13 com'è scritto: «Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù». 14 Che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? No di certo! 15 Poiché egli dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione». 16 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. La Scrittura infatti dice al faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra». 18 Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.

 

A questo punto alcuni potrebbero dire: “tale persona non è scelta da Dio, è inutile predicarle il vangelo della salvezza o pregare per lei”. Ora colui che è salvato non può ragionare in questo modo ma deve annunciare a tutti lo stesso messaggio di grazia perché è soltanto Dio che conosce i cuori e che conosce coloro che sono scelti e coloro che non lo sono.

 

Ognuno di noi deve impegnarsi già su questa terra, come un’atleta, con impegno e ardore in modo da meritare il premio previsto da Dio. Poi, a seconda delle sue azioni, si riceverà una corona incorruttibile in modo da regnare nella vita futura.

1 Corinzi 9:25 Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile.

2 Timoteo 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Giacomo 1:12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.

 

Se siamo scelti da Dio è per portare dei frutti già in questa vita terrena i quali dimostreranno la nostra capacità a regnare nella vita futura. Gesù spiega questo nella parabola dei talenti: prima di salire al cielo ha lasciato dei doni agli uomini sulla terra in modo da poter vedere al Suo ritorno chi è degno di regnare con Lui:

Luca 19:11-27 Mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio stesse per manifestarsi immediatamente. 12 Disse dunque: «Un uomo nobile se ne andò in un paese lontano per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. 13 Chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". 14 Or i suoi concittadini l'odiavano e gli mandarono dietro degli ambasciatori per dire: "Non vogliamo che costui regni su di noi". 15 Quando egli fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, fece venire quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato mettendolo a frutto. 16 Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci". 17 Il re gli disse: "Va bene, servo buono; poiché sei stato fedele nelle minime cose, abbi potere su dieci città". 18 Poi venne il secondo, dicendo: "La tua mina, Signore, ha fruttato cinque mine". 19 Egli disse anche a questo: "E tu sii a capo di cinque città". 20 Poi ne venne un altro che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto, 21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quello che non hai depositato, e mieti quello che non hai seminato". 22 Il re gli disse: "Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho depositato e mieto quello che non ho seminato; 23 perché non hai messo il mio denaro in banca, e io, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?" 24 Poi disse a coloro che erano presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine". 25 Essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine!" 26 "Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza"».

 

Colui che è destinato alla salvezza ma che agisce sulla terra senza tenerne conto sarà comunque salvato ma come attraverso il fuoco.

1 Corinzi 3:13-15 l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. 14 Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

 

Sta dunque a noi essere pronti e lottare secondo le regole se vogliamo regnare con Gesù.

2 Timoteo 2:5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole.

1 Pietro 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Apocalisse 3:11 Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.

 

Commenti

Quindi, sig. Gargiulo. a suo parere l'Onnipotenza di Dio si limita a salvare solo alcuni?
Ma quale dio ha conosciuto? Non certo quello della Bibbia che "vuole che tutti gli uomini siano salvati".

Lasci stare Calvino e tutta la sua truppa di malvagi e si dedichi davvero alla Parola di Dio!

Da Adriano (non verificato)

La volontà di Dio che tutti gli uomini fossero salvati è stata contrastata dall’uomo quando egli ha scelto liberamente di poter fare il bene o il male. Dio ha mostrato allora la Sua Onnipotenza presentando un piano di emergenza, Cristo Gesù uomo, come riscatto per tutti coloro che vogliono accettarlo.

1 Timoteo 2:1-6 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. 3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo

 

Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati ma l’uomo, in seguito al peccato, ha la scelta di fare il bene e il male su questa terra!

L’Onnipotenza di Dio potrebbe condurre tutti gli uomini alla salvezza ma l’uomo ha accettato di poter rifiutare il bene e di fare il male.

La conseguenza è che sulla terra un uomo può rifiutare la salvezza …

 

Ora, come l’uomo è libero di rifiutare la salvezza così pure Dio è libero di indurire chi vuole e rifiutare la salvezza a chi vuole. L’Onnipotenza di Dio è proprio quella di suscitare delle persone come il faraone, delle persone che rifiutano di ubbidirgli e che Gli permettono di mostrare la Sua potenza:

Romani 9:16-18 Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. La Scrittura infatti dice al faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra». 18 Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.

Dio fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole: per molti non è facile accettarlo eppure è la realtà che ci è presentata nelle Scritture! Dio ha dato un mezzo di salvezza per tutti ma nello stesso tempo Egli è Dio, Re, Sovrano da poter decidere chi debba essere salvato: questa è la conseguenza del peccato e delle scelte dell’uomo.

Noterei comunque che il termine indurimento fa seguito a uno o più rifiuti da parte dell’uomo: l’uomo ha la scelta di poter fare il male sulla terra, la scelta di accettare la salvezza di Gesù e Dio ha la scelta di essere misericordioso fino a un certo punto e di punire coloro che hanno rifiutato più volte i Suoi avvertimenti.

 

Colui che ha creduto e che è salvato deve solo fare suppliche, preghiere, intercessioni e ringraziamenti per tutti gli uomini, cercando di portarli al ravvedimento e accettando che non c’è nessuna ingiustizia in Dio.

Romani 9:14 Che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? No di certo!

Romani 9:19-20 Tu allora mi dirai: «Perché rimprovera egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?» 20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?»

 

Non è Calvino che mi ha dato questa convinzione ma è la Parola di Dio: non c’è bisogno di leggere degli scritti sull’argomento ma, una volta gli occhi aperti, basta leggere semplicemente le Scritture e le allusione a quello che tanti vogliono negare sono tantissime.

 

L’argomento è dunque vasto e ci sono ancora diversi articoli che sono in preparazione al riguardo … Nell’attesa le lascio due passi da meditare:

Giovanni 12:37-40 Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; 38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?» 39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: 40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito i loro cuori, affinché non vedano con gli occhi, e non comprendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca».

Giovanni 13:26-27 Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto».

Da garisma

Come al solito lei fa grande confusione delle cose di Dio perchè non conosce la Parola ma solo dottrine che si è autoinsegnato.
L'indurimento che Dio dà a chi lo rifiuta viene dal fatto che le cose che Dio insegna (ad esempio la salvezza per grazia) non sono comprese dai cuori che Lo rifiutano e quindi essi si induriscono a seguito dell'annuncio della salvezza. TUTTI i versetti che lei cita si possono leggere in questo modo.
Lei fa Dio bugiardo quando chiede all'uomo di convertirsi e poi invece sa già benissimo chi si salverà e chi no.

Lei è in grande ERRORE (tanto per cambiare): risponda alla mia domanda. PERCHE' è morto Gesù Cristo se Dio ha predestinato alcuni alla salvezza ed altri alla dannazione?
Gesù non giocava quando è andato sulla croce!!!

"Non dipende nè da chi vuole nè da chi corre..." spiega benissimo che la VIA della salvezza è stata disposta da Dio senza che l'uomo potesse decidere il come ed il quando.
Ma l'aderire a quella via dipende dalla volontà di ciascuno, senza averne l'uomo alcun meriuto, come anche l'apostolo Paolo insegna in Atti 17,30:
Ma ora, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano.

TUTTI gli uomini significa TUTTI... e quel comando, se l'Onnipotenza di Dio fosse quella che racconta lei, dovrebbe IMPORRE quel comando a TUTTI gli uomini... quindi o Paolo ha sbagliato o sbaglia lei... io credo alla seconda ipotesi!

Si ravveda e chiuda questo sito così che possa tornare a studiare la vera dottrina perchè la sua presunzione la sta facendo precipitare in un baratro senza fine!

Da Adriano (non verificato)

Sig. Ferris, sapevo che lei era predestinato a non accettare questo mio articolo ma l’ho pubblicato perché avevo la convinzione di doverlo fare e sapevo che, anche se nel momento della pubblicazione non avevo le risposte su tutto, le avrei avuto in seguito alla mia ubbidienza. Non parlerei dunque di confusione ma di poca chiarezza soprattutto perché l’argomento non è stato trattato interamente su tutti i punti.

La ringrazio comunque per i suoi commenti perché mi permettono conoscere il suo punto di vista e di rendere la presentazione più chiara per tutti.

 

Da parte mia non capisco perché parla di dottrine che mi sarei “autoinsegnato” quando cito versetti della Scrittura.

Inoltre non capisco la sua interpretazione di dare un senso diverso a quelli che sono i versetti citati: in quale altro modo si possono leggere i versetti?

Come si può dire che certe persone non comprendono quando Paolo invece afferma che “Dio produce il volere e l’agire” (Filippesi 2:13) oppure quando Gesù dice che “nessuno può venire a Lui (via, verità, vita, luce, ecc). se il Padre non lo attira (Giovanni 6:44), ecc. ??

E’ all’uomo fare la scelta o è il Padre ad attirarlo ed influenzare le sue decisioni?

 

Gesù è morto per tutti alla croce ma anche per Giuda Iscariota, per Ponzio Pilato, per Hitler e tanti altri? Comunque sia è morto per tutti quelli che sono e saranno salvati, solo Lui sa e decide chi debba essere salvato.

Non a caso Paolo afferma che non c’è ingiustizia in Dio e che l’uomo non deve replicare alle Sue decisioni proprio quando parla di questo argomento: egli sapeva già come non sarebbe stato accettato da tutti!

Altrimenti perché nella Scrittura ci sono tanti accenni alla predestinazione e lo stesso Paolo afferma che credettero soltanto quelli che erano ordinati a vita eterna?

Atti 13:48 Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.

 

E’ vero che Dio comanda a tutti il ravvedimento ma non tutti lo accettano, altrimenti tutti sarebbero salvati.

Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

Gesù invece dice che pochi sono quelli che si salvano. Chi contraddice chi?

Matteo 7:13-14 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. 14 Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.

Perché Dio non ha fatto piccola la porta che conduce alla perdizione e larga quella che conduce alla salvezza?

 

Libertà dell'uomo e misericordia di Dio

Ogni uomo ha la libertà di scegliere il bene o il male, la salvezza o la perdizione.

Ogni uomo nasce con il suo nome scritto nel libro della vita e quindi con la salvezza assicurata: questo faceva parte del piano di Dio prima del peccato dell’uomo ed è sempre attuale grazie al sacrificio di Gesù, l’unica differenza tra le origini e adesso è che l’uomo ha questa scelta tra il bene e il male.

Il bambino che nasce non ha bisogno di essere battezzato per essere salvato proprio perché alla base tutti sono salvati, tutti nascono senza peccato.

Altrimenti le parole di Paolo “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” si riferirebbero pure ai neonati che dovrebbero dunque essere battezzati alla nascita per essere salvati…

Ora è solo quando il bambino comincia a poter fare la scelta tra il bene e il male che egli può fare degli sbagli che lo condurranno al peccato e alla perdizione.

 

Dio avrà misericordia e farà tutto il possibile affinché ognuno si salvi ma è soltanto Lui che decide a chi fare misericordia e in che modo!

Romani 9:15 Poiché egli dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione».

 

Prendiamo l’esempio del faraone che cita Paolo: egli poteva essere salvato ma ha rifiutato, il suo cuore è dunque stato indurito e Dio lo ha destinato quale strumento per manifestare la Sua gloria.

Nella Sua prescienza Dio sapeva già che il faraone era condannato ma gli ha dato comunque la possibilità di ravvedersi, come fa con ognuno di noi.

Si parla che 6 volte è stato il faraone a indurire il suo cuore (dunque per almeno 6 volte ha avuto la scelta) poi per le altre 4 volte è stato Dio stesso che indurisce il cuore del faraone.

Esodo 7:3-4 Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. 4 Il faraone non vi darà ascolto e io metterò la mia mano sull'Egitto; farò uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figli d'Israele, mediante grandi atti di giudizio.

 

Quando l’uomo rifiuta la salvezza allora arriva il momento in cui Dio decide di non fare più misericordia: tale persona diventa predestinata ad essere condannata e non potrà mai più salvarsi: è questa la volontà di Dio che l’uomo deve accettare e non definire come un’ingiustizia!

 

Molti sono nella confusione perché per loro la predestinazione comprende soltanto la salvezza che si otterrebbe o si perderebbe al momento della nascita. Ora si diventa predestinati a partire da un certo momento, quando Dio decide di non fare più misericordia.

 

Inoltre la predestinazione comprende anche coloro che sono scelti da Dio per una missione particolare. Anche se sbagliano, se peccano e se fanno errori, saranno comunque salvati e destinati a qualcosa di maggiore della salvezza: sono destinati a una missione sulla terra e/o regnare con Gesù. Probabilmente essi non avranno mai il cuore indurito, sono destinati fin dalla nascita ad una missione, anche se nella loro vita si comporteranno male o vivranno nel peccato (per esempio Sansone che aveva l’unzione di Dio e viveva nell’immoralità).

Altri, come Giuda, si sono comportati male e sono stati destinati a un certo momento alla perdizione: sono stati consegnati a satana.

Giovanni 13:26-27 Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto».

In conclusione:

Tutti sono predestinati alla salvezza.

A un certo punto alcuni, a causa del loro rifiuto, hanno il cuore indurito e sono condannati.

Altri sono destinati fin dal grembo materno a una missione particolare: sono gli eletti.

 

C’è la salvezza tramite il fuoco, la perdizione e la corona.

 

Da garisma

Sig. Gargiulo, io non sono predestinato a niente perché Dio SCEGLIE di rispettare la mia libertà interiore in quanto Dio è MISERICORDIOSO e MI AMA quindi non vuole che io lo ami perché me lo induce Lui. Dio è ONNIPOTENTE ma è anche AMORE e quindi Dio opera una scelta: lasciare libero l'uomo di scegliere.
Invece nella sua visione distorta, che viene da Agostino d'Ippona e da Calvino (due uomini malvagi e due assassini), e che non viene dalla Scrittura, Dio, poiché è Onnipotente e sovrano, è "obbligato" a controllare tutto, anche le scelte dell'uomo. Il suo dio è un dio pagano (che gli antichi chiamavano "fato") che determina tutto e tutti, COMPRESO IL PECCATO! (non la ripugna questa visione di Dio?)
Molti uomini che conoscono a fondo la Bibbia (non come lei) hanno contrastato questa diffamazione dell'amore di Dio e l'hanno dimostrato ampiamente (ad esempio Dave Hunt).
Io avevo le stesse idee contro il calvinismo anche prima di leggere chi lo contestava perché MI RIPUGNA (ed è oggettivamente ripugnante) dire che Dio predestina uomini all'Inferno scegliendo di non indurli a credere. Sarebbe un Dio bugiardo e privo d'amore.
La "grazia irresistibile" infatti afferma che se Dio decide di farti credere (giacchè secondo questa visione l'uomo non può credere) allora tu credi.
Si tratta chiaramente di un falso scritturale.

Andiamo per ordine:
1. io le ho chiesto PERCHE' Gesù è andato in croce, non per chi!
Rispondendo a questa domanda, diviene OVVIA la conclusione seguente: se Gesù è andato in croce per pagare i peccati di chi crede, PERCHE' lo ha fatto, se comunque questi erano predestinati al Paradiso? E se è morto per i peccati anche di chi è Predestinato all'Inferno, PERCHE' lo ha fatto se tanto questa situazione non cambia la condizione del predestinato? Vorrebbe dire che la croce di Gesù è inefficace a priori, si darebbe la colpa a Dio della condanna dell'uomo e non al'uomo!

2. I versetti che lei ingenuamente cita come "prove certe" della predestinazione in realtà non provano niente (a arte i fatto che si smentisce perché lei ha sempre affermato che non si deve credere in un "libro" ma in Gesù e non mi sembra che sia stato Gesù a riverarle questa dottrina diabolica che dà a Dio la colpa del peccato). Comunque torniamo ai versetti: "Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira" è citato fuori contesto; l'intero passo dice qualcosa in più.
43 Allora Gesù rispose e disse loro: «Non mormorate fra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che è da Dio; questi ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. 48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo».
In questo passo Gesù non dice che Dio ha predestinato qualcuno ma che chi ode e impara dal Padre e CREDE in Gesù (non è scritto "che è indotto a credere dal Padre mio"), quello è salvato. Infatti Gesù ci invita a mangiare il pane della vita e questo invito è affinché chi ascolta si faccia ammaestrare da Dio e vada così alla vita.
Quanto a Filippesi 2, ancora una volta cita i versetti fuori contesto o solo una parte:

12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito.
L'apostolo Paolo dà un comando: "compite la vostra salvezza" quindi è qualcosa che devono fare gli uomini non Dio; il versetto 13 afferma semplicemente (unito al versetto 12 da un "poiché") che il credente deve lasciare che sia Dio ad operare in Lui.

3. veniamo al passo di Romani, tanto caro a chi crede alla predestinazione.
Innanzitutto la profezia su Esaù e Giacobbe si riferisce a due popoli e non a due individui! Infatti Esaù in vita non ha mai servito suo fratello. Quindi l'elezione è riferita alla discendenza come ruolo nella storia che porta a Gesù e non alle singole persone di uno o dell'altro popolo, tantomeno a Esaù e Giacobbe!
Il faraone era già indurito ancora prima che Mosè andasse da lui (si legga l'intero passo in Esodo) e Dio non ha fatto altro che mandare le dieci piaghe SAPENDO che questo avrebbe portato il faraone ad indurirsi ancora di più. Ma Dio NON HA MAI operato nel cuore del faraone facendolo indurire a priori, NON E' SCRITTO COSI'!!!!!
Infine, la questione di vasi d'argilla o del fatto che Dio parlaca solo in parabole come prova della "predestinazione" è davvero il colmo della pazzia e della diffamazione di Dio! Infatti l'indurimento che Dio produce è INDIRETTO.
Faccia bene attenzione a quel che le scrivo:
Dio parla ai farisei e a coloro che avevano pregiudizi nei suoi confronti e dice: "siete salvati per fede nel mio Figlio" … ma quelli che ascoltano, dato che si aspettano un messaggio diverso, si induriscono in una posizione di rifiuto … quindi quale è la conclusione di Dio? Che poiché mi (a me, Dio) rifiuti allora io ti parlo in modo ancora più oscuro perché tu non vuoi capire la mia grazia. Infatti Gesù INIZIALMENTE non ha parlato in parabole ma si è manifestato apertamente come il Figlio di Dio, come il Messia delle profezie. Ma, a causa del rifiuto subito, il messaggio viene dato in parabole "affinché udendo non odano e non comprendano…"

E che dire dei vasi? È la stessa cosa: tu non vuoi credere ma vuoi essere giustificato in base alle opere? Bene, faccio di te un vaso di disonore! Invece tu accetti la salvezza per grazia? Bene, faccio di te un vaso ad onore! E questa regola la stabilisco io, Dio, che sono il vasaio! I passo letto così non parla di predestinazione.

Quanto al libro della vita dell'Agnello, la traduzione è errata! Infatti GINEVRA E' LA PATRIA DEL CALVINISMO ed è lì che sono state tradotte tutte le Bibbie.
Ma il testo greco dice: 8 E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo.
Ed è così vero che la traduzione nuova Diodati e la King James la riportano in modo esatto, rispettando l'ordine delle parole in greco.

Molti passi sono tradotti in modo errato, in mala fede.
Ad esempio la traduzione CORRETTA di Atti 13,48 è quella che traduce "tetagnemoi" come un MEDIO e non come un passivo. Ma visto che le traduzione le fanno a Ginevra, solo la King James traduce in modo corretto:
Atti 13,48: I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che SI ERANO DISPOSTI alla vita eterna credettero.

Ovviamente queste cose sono solo per chi cerca la verità! Se lei mi dice che una traduzione vale l'altra e che una Bibbia vale l'altra, non solo rinnega lo stupendo lavoro che Dio ha fatto fare a suo padre, ma rinnega lo Spirito Santo stesso che ha una sola versione di Bibbia!

La salvezza può produrla solo Dio, l'uomo non può salvarsi da solo! Ma Dio predispone la VIA della salvezza e sta all'uomo percorrerla o meno! In questo la salvezza è un dono di Dio e non viene dall'uomo. Infatti non c'è nessun merito nell'accettare un dono e non si toglie nulla a Dio dicendo che è l'uomo a decidere di credere in Lui!
Se così non fosse TUTTO sarebbe un inganno, anche gli appelli che Gesù fa (porta larga e porta stretta)!

Per finire, non mi venga a dire che "l'uomo sceglie il male" e che non è vero che la predestinazione accusa Dio …
perché, se fosse vera la predestinazione, la colpa del peccato ricadrebbe su Dio in quanto essendo Egli, in questa visione distorta, solo un "sovrano Onnipotente" avrebbe potuto impedire il peccato fin dal principio. Inoltre, se l'uomo non può credere a meno che Dio non lo induca a farlo e lo salvi, la colpa diviene ancora di Dio che sceglie di non salvarlo.
Questa DIFFAMAZIONE DI DIO si paga cara!!!! Quando sarà di fronte a Lui non potrà più giocare con Internet ma dovrà rendere conto di questa sua idea che fa diventare Dio malvagio!

Da Adriano (non verificato)

Sig. Gargiulo, non si limiti a pubblicare i miei commenti ma, lei che si autodefinisce un uomo che legge la Bibbia senza pregiudizi, dia anche una risposta! ... sempre che ne sia capace ...

Qui il testo del mio commento pubblicato sul suo sito. Risponda principalmente alla mia domanda: PERCHE' Gesù è andato in croce?

...

Da Adriano (via mail) (non verificato)

Sig. Ferris, come le ho già detto, non si tratta di rispondere subito ma di passare tempo nella preghiera e ricevere la risposta da Dio. E’ troppo facile voler rispondere subito secondo quello che si conosce dalla tradizione e continuare così a passare accanto a quello che è il pensiero di Dio.

 

Non pretendo che ogni parola che scrivo sia ispirata perché devo ancora imparare ad essere all’ascolto di Dio ma faccio il possibile e non ho nessun problema se devo riconoscere in futuro aver scritto qualcosa di sbagliato perché, come indicato su ogni pagina, non diffondo nessuna dottrina ma invito soltanto alla riflessione: la Chiesa di Gesù non è costituita da una sola persona ma ognuno deve cercare e avanzare con l’aiuto delle altre membra e Dio non rivelerà tutta la verità ad una sola persona. Altrimenti l’uomo potrebbe insuperbirsi e di re di conoscere la verità che invece è solo in Gesù.

Ora ognuno di noi deve essere pronto ad accettare che Gesù parli all’altro e che l’uno o l’altro possa sbagliare non avendo capito bene tutto o avendo voluto dare una spiegazione personale a quello che non aveva capito completamente.

 

Le risposte non cadono dal cielo e ognuno deve prendere il tempo di cercare al posto giusto. Vedo che lei conosce bene le dottrine di altri uomini (Calvino, Agostino, ecc.) ma io, pur leggendo gli scritti di altri se sono guidato a farlo, non mi baso sulle dottrine degli uomini ma cerco dapprima il pensiero di Dio e tante volte sono sorpreso poiché questo pensiero non corrisponde ne a una dottrina ne ad un’altra.

Sull’argomento della predestinazione vedo che sono d’accordo con certi pensieri di coloro che credono nella predestinazione e, nello stesso tempo con certi pensieri di quanti la rifiutano. Ciò è plausibile perché entrambi si basano sulla stessa Bibbia e su quella che chiamano la stessa parola di Dio.

Non mi venga dunque a dire che sono nella confusione basandosi sul pensiero degli uomini che condivide ma cerchi di analizzare il pensiero di Dio in modo diverso da quelle che sono le tradizioni e le dottrine degli uomini.

Gesù non giudica gli uomini se sono nella confusione o nella chiarezza ma guarda al cuore e ai loro desideri di cercare la verità: Egli vede già una tale confusione tra le dottrine degli uomini!

 

La ricerca della verità deve essere fatta soprattutto nella Bibbia e nella preghiera e questa ricerca prende tempo: Gesù non risponde sempre immediatamente alle domande che Gli sono rivolte. Mi scusi dunque se ho pubblicato il suo commento prima di avere la risposta o prima di aver avuto il tempo di approfondire e di scrivere.

 

Ho già scritto più sopra perché Gesù è morto sulla croce (L’Onnipotenza di Dio è anche quella di rifiutare la salvezza) e ho pure scritto che l’argomento è vasto e che ci sono diversi articoli in preparazione al riguardo.

Stavo preparando questi articoli chiedendomi perché Gesù mi spingeva a trattare il tema della predestinazione quando non lo conoscevo appieno e quale relazione esso aveva con gli argomenti che avevo già trattato sul sito. Non ne vedevo nessuna fino a quando non ho capito che la soluzione si trovava proprio nel motivo della venuta di Gesù sulla terra: il perdono dei peccati, la salvezza ma anche la guarigione, qualcosa di attuale e di comune.

Isaia 53:4-5 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Come tanti ritengono che il perdono dei peccati e la salvezza sono qualcosa di attuale, di già compiuto, valido per oggi, per la vita terrena, allora allo stesso modo bisogna associare e considerare la guarigione come qualcosa di attuale e di già compiuto.

Se invece la guarigione è qualcosa di progressivo, allora bisogna pure considerare il perdono dei peccati come qualcosa di progressivo ma bisogna trattare le due cose allo stesso modo perché Gesù è morto per le nostre malattie e per i nostri peccati, allo stesso modo e nello stesso tempo.

 

Salvezza e guarigione devono sempre essere associati insieme d'altronde lei, che mi cita il greco, confermerà al lettore che il termine greco “sozo” significa ed è tradotto per salvezza e guarigione, per esempio:

Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati (sozo, guariti)».

Come il nome di Gesù deve essere utilizzato per il perdono dei peccati bisogna pure utilizzarlo per scacciare i demoni e per la guarigione: non è per caso se Gesù ha praticato le guarigioni associandole spesso al perdono dei peccati

Marco 2:9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"?

 

Se la salvezza è associata alla guarigione allora la si può considerare pure come progressiva: non tutti sono guariti istantaneamente ma la guarigione è un processo di fede:

- tutti sono destinati ad essere guariti tramite il sacrificio di Gesù e, nello stesso modo, tutti sono destinati ad essere perdonati e salvati tramite il sacrificio di Gesù

- bisogna credere con fede per vedersi manifestare la guarigione e, nello stesso modo, bisogna credere con fede per vedersi manifestato il perdono dei peccati

 

Mi dirà allora che la salvezza si ottiene una volta per tutte ma le citerò semplicemente il passo che, più sopra, mi dice citare fuori contesto: le faccio notare che è rivolto a delle persone già salvate, dei santi, ai quali Paolo invita al compimento della loro salvezza:

Fililppesi 2:12-13 Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.

 

Non è la morte di Gesù che salva ma la Sua vita in noi: la morte di Gesù non fa altro che riconciliare l’uomo.

Romani 5:9-10 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

Colui che crede deve dunque adoperarsi per compiere la sua salvezza, giorno dopo giorno: non c’è dunque nessun fatalismo e su questo ha ragione.

 

Non ho l’intenzione di darle tutta la risposta completa in questo commento e neppure la risposta a tutte le domande che ha posto perché voglio rispondere a ognuno dei punti con degli articoli separati in modoche sia più chiaro.

E’ dunque inutile che contesti quello che ho scritto più sopra senza aver preso il tempo di leggere l’argomento completo che scriverò e senza avermi lasciato il tempo di svilupparlo correttamente.

Non mi chieda neppure di scrivere dapprima su un argomento o un altro perché scriverò dapprima quello che Gesù mi dirà di scrivere.

 

 

Le risponderò pure riguardo a chi sono gli assassini: se si pensa cos’è l’adulterio secondo Gesù, è facile pensare che, come ci sono tanti adulteri pure tra coloro che si dicono credenti, ci sono pure tanti assassini! Non difendo né Calvino né Serveto, penso che ognuno abbia detto delle verità e delle menzogna ma approfondirò l’argomento su un’altra pagina.

 

Riguardo alle traduzioni della Bibbia e al passo di Apocalisse 13:8, le faccio notare che non ho citato questo passo in particolare e che comunque, se in Apocalisse 13:8 è tradotto diversamente, a seconda delle versioni, c’è pure il passo di Apocalisse 17:8 da tener conto:

Nuova Diodati: Apocalisse 13:8 E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo.

Nuova Riveduta: Apocalisse 13:8 L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato.

Apocalisse 17:8 La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall'abisso e andare in perdizione. Gli abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era, e non è, e verrà di nuovo.

 

Anche questo punto sarà trattato più approfonditamente in un altro articolo.

 

Da garisma

lei è nelle tenebre più fitte... questa discussione finisce qui

Da Adriano (non verificato)

Si ha fretta quando si pensa che l'altro non possa rispondere ma, quando non si sa più come rispondere, si chiude la discussione ... !!

 

Matteo 10:24-27 Un discepolo non è superiore al maestro, né un servo superiore al suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque; perché non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti.

Da garisma

Come giustamente ha evidenziato Adriano, la salvezza è per tutti gli uomini, altrimenti non ci sarebbe scritto nell'intera Parola (da Genesi a Rivelazione) di pentirsi e ravvedersi per avere in dono la vita eterna!

(Matteo 3:2)«Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Il Messia perchè andava dicendo questa frase se poi "la scelta" è solo in ambito terreno? C'è tanta confusione! La Scrittura è semplice e diretta!

Da ADY (non verificato)

Rivelazione 17,8 indica semplicemente la prescienza di Dio non una predestinazione in senso calvinista come la intende lei.
Di argomenti ne ho fin troppi e non è qusto il motivo per cui chiudo la discussione ma è perchè lei non risponde alle mie domande: nel suo articolo (L’Onnipotenza di Dio è anche quella di rifiutare la salvezza) lei NON ha spiegato PERCHE' Gesù è morto sulla croce. NON l'ha spiegato in quanto è impossibile conciliare la diffamazione di Dio che lei fa parlando di predestinazione con la sana dottrina.
Per precisare: io NON credo che la salvezza si ottenga una volta per tutte.

Ripeto e ribadisco che lei è un presuntuoso e che NON conosce la Bibbia ma si vede lontano un miglio che è uno che ha iniziato a leggere la arola di Dio da poco tempo, con presunzione e credendo di rivelare "finalmente" come va letta la Parola di Dio e come bisogna vivere la vita cristiana... "fuori dagli schemi umani" ecc.. ecc..

Lei è un presuntuoso e le sarà impossibile con questo atteggiamento accedere alla verità.

Mi spiace ma è così. Spero e prego che si ravveda.

La discussione finisce qui.

Da Adriano (non verificato)

Sento il dovere di rispondere ad Adriano: il fratello Ismaele Gargiulo si è solo limitato a citare le Scritture e sono quelle che gli danno ragione. Lei invece esprime un suo parere.

Da franco (non verificato)

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